La storia dell’Oman è una storia di passaggi di potere fino all’attuale sultanato. Stato asiatico che si trova nella zona sud-orientale della penisola arabica, confina a nord-ovest con gli Emirati Arabi Uniti, ad ovest con l’Arabia Saudita e a sud-ovest con lo Yemen e dà a sud e ad est sul mar Arabico e a nord-est sul golfo dell’Oman.
Chiamato dai Sumeri Magan, la sua storia come territorio dell’impero persiano di Dario I comincia nel 524 a.C. mentre risale a I secolo a.C. il momento in cui iniziarono a vivere qui in maniera stanziale alcune tribù arabe. Fu nel 632 d.C. che l’Oman passò sotto il controllo arabo, solo in seguito alle conquiste realizzate da Maometto. Circa un secolo dopo i musulmani ibaditi fondarono qui un imamato, lo stesso che rimase fino alla metà del XX secolo. Fu in questo periodo che l’economia ebbe un grande sviluppo grazie al commercio di spezie, cuoio, cavalli e datteri.
La storia dell’Oman continua come storia di colonizzazione. Intorno al 1500 infatti i portoghesi, con le loro mire espansionistiche, occuparono questo imamato e lo tennero per circa un secolo. Importante snodo commerciale verso l’India, l’Oman era infatti un ottimo territorio da controllare e così fu fino al 1650, anno in cui il sultano ibn Sayf liberò il paese.
È in questo momento che la storia dell’Oman prende una nuova direzione: nasce uno stato vero e proprio e nasce soprattutto uno stato che iniziò ad espandersi fino anche a Mombasa e a Zanzibar, conquistata nel 1698. Proprio su questa isola venne trasferita nel 1840 la capitale dello stato ma inseguito alla morte del sultano iniziarono una serie di lotte per la supremazia tra i suoi figli che portarono alla scissione tra Oman e Zanzibar.
A questo punto la storia dell’Oman è andata incontro a un momento di regressione che poco a poco ha portato il paese nelle mani della Gran Bretagna. È il 1891 e ci vorrà il 1971 per liberarsene grazie al sultano Qābūs bin Saʿī Āl Saʿīd. Fu proprio quest’ultimo a cercare di dare una svolta di modernizzazione al paese. Grazie agli introiti derivanti dal petrolio vennero costruite infrastrutture e anche dal punto di vista delle relazioni internazionali il nuovo sultano riuscì a mantenere buoni rapporti con gli stati confinanti tra Iran, Egitto e Israele. Nel 1996 venne istituita un’assemblea bicamerale con tanto di poteri legislativi, seppur limitati, e anche dal punto di vista dei diritti civili il sultano ha fatto enormi progressi.