Il mito della Regina di Saba tra sogno e realtà.
Realtà o no? Da sempre il mito della Regina di Saba affascina. Ma chi era questa sovrana? Conosciuta così da cristiani ed ebrei, era chiamata Bilquis dagli arabi e Macheda dagli etiopi. Il suo nome è sconosciuto e forse anche questo non ha fatto altro che alimentare la curiosità intorno alla sua storia.
Ricchissima sovrana di quello che oggi è lo Yemen, la Regina di Saba si dice volle mettere alla prova la rinomata saggezza del Re Salomone e per questo si recò da lui insieme ad una maestosa carovana, portando con sé doni di ogni genere tra pietre preziose, oro e spezie. Il mito a lei riferito deriva dai racconti che possono essere letti nei libri sacri delle varie religioni e non solo. Nella Bibbia ad esempio si narra che una volta giunta al cospetto del leggendario Re ne rimase colpita: in suo onore dedicò una preghiera a Dio. Salomone, per questo, la ricambiò con omaggi di ogni genere.
Il mito della Regina di Saba nella tradizione ebraica riporta lo stesso avvenimento aggiungendo un particolare: secondo alcune leggende infatti ciò che Salomone volle donare alla sovrana fu una vera e propria relazione amorosa. Questo episodio è uno dei racconti centrali a proposito della regina nel libro Kebra Nagast, un testo sacro etiope del rastafarianesimo che narra appunto del mitico trasferimento da Gerusalemme al Regno di Saba dell’Arca dell’Alleanza. Secondo questo testo infatti tra la regina ed il re si svolse una storia d’amore dalla quale nacque Menelik I, quello che sarebbe stato il primo imperatore d’Etiopia. La famiglia imperiale etiope discenderebbe quindi dalla stessa Regina di Saba e da Salomone e fu proprio Menelik I a rubare l’Arca dell’Alleanza per portarla in Etiopia.
La versione coranica del mito della Regina di Saba è anch’essa molto vicina a quella biblica. La differenza sta nel fatto che fu Salomone a cercare di incontrare la Regina, sovrana di una popolazione che venerava il Sole. Il saggio Re intimò di muovere guerra contro il regno di Saba e per questo la Regina si recò da lui e adottò la religione ebraica. Sempre secondo il Corano Bilqis aveva un marito, Yasir Yan’am, sua sorella era il Sole e suo padre al-Hadhad.
Dal punto di vista storico e archeologico il mito della Regina di Saba non è ancora scientificamente provato. Nonostante ciò molti credono che alcuni ritrovamenti possano riferirsi al suo grandioso palazzo. È il caso delle cinque colonne ritrovate a pochi chilometri da Marib, un tempo capitale del regno di Saba e oggi città dello Yemen, a meno di 200 chilometri da San’a, la capitale attuale dello stato. Secondo la popolazione locale quelle colonne sarebbero state parte del trono della sovrana.